30.11.2017, Udine Dott. Paolo Mosanghini
LETTERA APERTA
Gentile dott. Mosanghini, sono Viktoriya Skyba, presidente dell’associazione culturale “Ucraina-Friuli”. Ho letto il Suo libro “(s)Badanti”, come anche tante socie del nostro sodalizio, e non ho potuto non scriverLe questa lettera a nome della comunità ucraina.
Il libro è scritto in modo ironico e molto piacevole da leggere ma il suo contenuto ci ha lasciato sbalordite. Non so quanto sia veritiero il personaggio da Lei descritto, è molto difficile credere che qualche famiglia sia disposta ad affidare un suo parente ad una simile persona. Nonostante ciò si può anche supporre che una situazione simile possa esistere da qualche parte; a metà circa del libro Lei “rivela” la nazionalità del Suo personaggio sbadato nel capitolo “Ballando con le ucraine” e l’ammirazione della protagonista per Putin nel capitolo “Ha vinto Trump”.
La comunità ucraina del Friuli si sente profondamente amareggiata non solo perché al Suo personaggio grottesco viene attribuita nazionalità ucraina, ma soprattutto perché si rileva anche sostenitrice di politici esecrabili come Putin, Trump e Berlusconi.
Lei non può non sapere che da quattro lunghi anni l’Ucraina sta combattendo contro l’invasione russa. Questa guerra sanguinosa ha portato all’Ucraina più di 10.000 morti, migliaia di ragazzi giovani con mutilazioni gravi, migliaia di bambini orfani che cresceranno senza i padri e 1.200 000 di sfollati. Crede che gli ucraini sono grati per questo a Putin?
Appellandoci alla sua onestà intellettuale La invito ad approfondire la Sua conoscenza della comunità ucraina in Friuli. La prima occasione utile può essere domenica 3 dicembre durante la serata commemorativa alle vittime di Majdan e guerra in corso (Udine, via Leopardi,9 ore 16.00; verrà proiettato un documentario sulla guerra con sottotitoli in italiano). Così potrà conoscere di persona tante badanti ucraine che con diligenza e dedizione fanno il loro difficile lavoro e scoprire cosa ne pensano di Putin e del comportamento “aggressivo” della Federazione Russa nei confronti di un paese dal passato tragico (Holodomor), di un presente difficile, di un futuro di speranza verso una Europa condivisa.
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